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Street-art a Venezia: itinerario alla scoperta dei murales

Street-art a Venezia: itinerario alla scoperta dei murales

Maggio 2024

Percorrere un itinerario alla scoperta delle opere di street-art più famose di Venezia è un modo decisamente originale per esplorare la città, che vi consentirà anche di posare lo sguardo su angoli e dettagli che difficilmente notereste in altre circostanze.

Una camminata a caccia di murales diventa così l’occasione ideale per scoprire anche zone meno conosciute di Venezia, magari addentrandosi in una calle o attraversando un canale solitamente meno battuti dagli itinerari più classici.

Il Bambino Migrante di Banksy

Questo murales è probabilmente il più famoso di Venezia e comparve nella notte tra il 10 e l’11 maggio 2019 durante le giornate di apertura della Biennale d’Arte. L’autore è il celebre Banksy e l’opera raffigura un bambino migrante con il giubbotto di salvataggio che stringe in mano un fumogeno, dirigendolo verso il cielo.

La ribellione contro le ingiustizie e la speranza in un futuro migliore sono i sentimenti che più traspaiono dall’opera, realizzata a fior d’acqua sul muro di un edificio sul rio di San Pantalon e a pochi passi dall’omonima chiesa (che vi suggeriamo di visitare).

Le supereroine di Lediesis

Nel panorama della street-art veneziana non mancano inni all’empowerment femminile che, per la maggior parte, dobbiamo a Lediesis. Si tratta di un gruppo di artiste, rigorosamente anonime, che sta tappezzando le città italiane di note personalità femminili con indosso maglie da supereroine.

A Venezia troviamo tre opere molto interessanti: Frida Kahlo (in Calle Molin), Maria Callas (in Calle Contarini) e Peggy Guggenheim (in Calle della Chiesa).

lediesis venezia street art

credits www.veneziatoday.it

La ragazza azzurra di Bronik

L’artista peruviana Bronik è famosa per disseminare Barcellona e altre città di murales raffiguranti ragazze. Il suo motto è “Women, you are art in all your shapes” (trad. “Donne, voi siete arte in tutte le vostre forme”). La ragazza azzurra, con una tipica gondola veneziana sulla schiena, si trova in Salizada San Giovanni Grisostomo.

L’arte sa nuotare di Blub

Blub è uno/a street-artist di origine fiorentina di cui ancora non si conosce l’identità. La sua firma è diventata nota per le opere appartenenti al filone L’arte sa nuotare. I suoi murales raffigurano infatti artisti famosi immersi nell’acqua con addosso maschere da sub. Alcuni esempi sono Van Gogh e Leonardo Da Vinci, oppure personaggi di dipinti celebri, come la Monna Lisa.
Il significato delle opere opere è stato spiegato dall’artista con la frase: “Nonostante ci si possa trovare in un mare di difficoltà, nella vita abbiamo sempre le risorse per imparare a nuotare. L’arte è una di queste risorse. Ripropongo i personaggi che hanno trasmesso un esempio di grandezza in grado di sopravvivere nei secoli”.

Venezia è tappezzata di opere di Blub, che nel 2019 sono state esposte in una galleria alla Giudecca. Alcuni esempi: La Dolcevita in Calle Larga XXII, Pompei all’ingresso della libreria Acqua Alta, Vivaldi in Campiello S. Vidal.

blub venezia street art

credits nuovavenezia.gelocal.it

Gli Innamorati di Nello Petrucci

L’opera si trova in una corte non molto lontana da Rialto, Corte Teatro, sulla facciata di un ristorante. Il messaggio trasmesso dal murales è tanto immediato quanto attuale. L’opera raffigura infatti Carlo Goldoni che lancia dei cuori (o per meglio dire dei likes, in gergo social) verso una coppia di giovani, ma lo fa esponendo la scritta “Nice picture, Sad generation” (trad. “Bella foto, generazione triste”).

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