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La rosa a Venezia tra modernità e tradizione

La rosa a Venezia tra modernità e tradizione

Maggio 2022

Che legame ha la rosa con la città di Venezia? Con l’articolo di oggi vogliamo svelarvi le connessioni speciali che esistono ormai da secoli tra la nostra città ed il fiore primaverile per eccellenza, la rosa.

La tradizione della festa del bòcolo

Il 25 aprile si celebra la festa di San Marco Evangelista, patrono della città di Venezia. In questa data è usanza, per i veneziani, donare un bocciolo (il bòcolo, in dialetto) di rosa rossa alle proprie amate, come simbolo del sentimento indissolubile che li lega.

Da dove nasce questa tradizione così curiosa? La leggenda più accreditata narra la tragica storia d’amore di due giovani. Tancredi, ragazzo dalle umili origini, si innamora perdutamente di Maria, figlia del Doge Orso I Partecipazio (in carica tra l’864 e l’881). Il Doge, che aspira ad un matrimonio più vantaggioso per la figlia, non appoggia la relazione tra i due. Così, per mostrarsi valoroso agli occhi del padre di Maria, Tancredi decide di arruolarsi nell’esercito di Carlo Magno.

In battaglia si dimostra coraggioso e porta le truppe, insieme ad Orlando ed altri paladini, a sconfiggere più volte i Mori. Ciononostante, tradito dal suo stesso impeto, cade in battaglia precipitando in un roseto. Ciò che fece quindi ritorno a Venezia fu un bocciolo di rosa tinto del suo stesso sangue. Devastata dal dolore, Maria venne trovata senza vita il giorno dopo aver appreso la notizia, proprio il 25 aprile.

bocolo di san marco

La rosa moceniga: fragranza richiesta in tutto il mondo

Da oltre due secoli la rosa moceniga fiorisce nei roseti di Villa Mocenigo ad Alvisopoli, in provincia di Venezia . L’aspetto curioso di questo fiore è che si tratta di una rara varietà proveniente dalla Cina, fatta conoscere a Lucietta Mocenigo, consorte del conte Alvise Mocenigo, dalla sorella di Napoleone, Joséphine Bonaparte. Lucietta si innamorò delle sue note eleganti e decise di coltivare la specie nel suo giardino.

Al giorno d’oggi la rosa moceniga viene utilizzata dal celebre marchio di profumeria artistica The Merchant of Venice per ricavarne il suo best seller: una fragranza richiesta ed acquistata in tutto il mondo per le sue note delicate ma, allo stesso tempo, decise. Si tratta di una profumazione davvero unica e, se volete apprezzarla in prima persona, vi suggeriamo una visita all’incredibile Spezieria all’Ercole d’Oro, risalente al 1650 e restaurata nel 1848.

Prende ispirazione proprio dalla rosa moceniga anche il romanzo di Andrea di Robilant “Sulle tracce di una rosa perduta” pubblicato nel 2020.

L’autore decide di intraprendere un viaggio particolarissimo alla ricerca delle origini della rosa moceniga, dopo averla conosciuta per la prima volta nell’entroterra veneziano. Il viaggio lo conduce dai famosi roseti del Castello di Malmaison, sede dell’imperatrice Joséphine Bonaparte, fino ad un rustico giardino friulano, dove vengono coltivate 1400 specie di rose antiche.

Durante il suo viaggio l’autore entra in contatto con studiosi, botanici, ma anche semplici appassionati grazie ai quali scoprirà segreti, aneddoti e notizie scientifiche del fiore più apprezzato al mondo.

rosa moceniga

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