L’acqua alta è un fenomeno naturale che interessa Venezia, caratterizzato da un innalzamento temporaneo del livello del mare che provoca l’allagamento di alcune aree della città, in particolare quelle più basse, come Piazza San Marco.

Questo fenomeno, che da secoli fa parte della vita di chi vive a Venezia, è oggi amplificato dai cambiamenti climatici e dall’innalzamento del livello dei mari, rendendo la questione sempre più attuale.

Da cosa è causata l’acqua alta a Venezia?

L’acqua alta è il risultato della combinazione di diversi fattori naturali. Il ruolo principale è giocato dalle maree, in particolare quelle più alte, causate dall’allineamento tra Sole, Luna e Terra.

Le condizioni meteorologiche, come i venti di scirocco che spingono l’acqua verso la laguna, e la bassa pressione atmosferica, che favorisce l’innalzamento del livello del mare, possono aggravare il fenomeno.

Va considerato anche che l’abbassamento del suolo veneziano, noto come subsidenza, ed il cambiamento climatico globale contribuiscono ad aumentare la frequenza e l’intensità degli episodi di acqua alta.

Se in passato si verificavano sporadicamente, oggi gli eventi sono più frequenti, anche a causa dell’innalzamento medio del livello dei mari.

Curiosità sull’acqua alta a Venezia

• • Le passerelle di legno: quando si prevede l’acqua alta, vengono installate passerelle di legno per consentire di attraversare le zone allagate senza bagnarsi i piedi.
  • Il “sistema di avviso”: Venezia dispone di un sistema di sirene che avvisano la popolazione quando è prevista un’acqua alta significativa. I segnali sonori variano in base alla gravità dell’evento.
  • Piazza San Marco: essendo uno dei punti più bassi della città, è tra le prime aree ad essere allagate. Questo la rende anche una delle più iconiche immagini dell’acqua alta.

  Consigli pratici in caso di acqua alta

  Se programmate una visita a Venezia durante giornate di acqua alta, che si verificano con più frequenza tra novembre e dicembre, ecco alcuni suggerimenti per vivere l’esperienza senza troppi disagi:

  • Godersi l’atmosfera unica: anche se può sembrare un disagio, l’acqua alta regala un’atmosfera surreale e affascinante, trasformando la città in un riflesso di luci e colori.
  • Consultare le previsioni: prima di partire, verificare il bollettino delle maree. Scaricare applicazioni come Hi!Tide Venezia per avere aggiornamenti in tempo reale.
  • Portare stivali impermeabili: il più delle volte degli stivali in gomma sono sufficienti per ovviare a qualsiasi contrattempo.
  • Pianificare gli spostamenti: informarsi su eventuali deviazioni dei percorsi pedonali e considerare l’uso delle passerelle per evitare le zone più allagate.
  • Ammettere un po’ di flessibilità nell’itinerario: considerare di visitare le zone più alte della città. Per esempio, con una passeggiata nei dintorni del nostro hotel. Il sestiere di Castello è infatti una delle zone meno colpite dal fenomeno.

  Il MOSE: un tentativo di soluzione

  Per affrontare il problema nel 2003 è stato avviato il progetto MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico), un sistema di paratoie mobili installato alle bocche di porto della laguna di Venezia.

  Quando si prevede un livello di marea particolarmente elevato, le paratoie vengono sollevate per isolare la laguna dal mare, prevenendo gli allagamenti. Il MOSE è stato attivato per la prima volta con successo nel 2020, offrendo una speranza concreta per la protezione della città.

  L’acqua alta come patrimonio culturale

  Nonostante le difficoltà, molte delle persone che risiedono a Venezia vedono l’acqua alta non solo come una minaccia, ma anche come parte integrante della loro identità. Le immagini delle gondole che galleggiano accanto alle passerelle e i riflessi degli edifici storici sull’acqua hanno un fascino senza tempo.

  Venezia, con la sua bellezza e le sue sfide, continua a essere un luogo unico al mondo. Prepararsi adeguatamente e vivere l’esperienza con curiosità e rispetto permette di apprezzare ancora di più la magia di questa città senza tempo.

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